Se le star del cinema vengono scambiate per extracomunitari, come puoi sperare di riconoscere le ciofeche finanziarie?

C’erano una volta un attore inserito nel libro del Guinness dei primati per gli incassi realizzati dai suoi film e un ex campione dell’Nba, entrambi di colore, in vacanza a Forte dei Marmi. Dopo una giornata di shopping di lusso si rilassano su una panchina della ridente località marittima, appoggiando per terra le borse di pregiate firme.

C’era una volta un comico del bel Paese che, osservando la scena, ha avuto perfida idea di misurare la pressione del popolo dei tanto moderni quanto democratici social network. Una foto dalla giusta angolazione (che lascia fuori campo i fans in coda per gli autografi) e due scritte piene di pregiudizi (dove l’ironia dell’autore rimane volutamente implicita) e…click in pasto all’interpretazione degli utenti di Twitter, Facebook e compagnia bella. L’esito dell’ “esperimento sociale” è stato così imbarazzante da richiamare l’attenzione dei media e la mia, durante una svogliata lettura vacanziera.

Ti mostro subito di che cosa sto parlando. Ecco qui la foto “incriminata” ed ecco che cosa è successo.

Ti premetto, prima di continuare, che non sono qui a esprimere opinioni politiche o sull’immigrazione. Così come non spenderò nemmeno una parola sull’utilità o pericolosità dei social di cui non faccio uso per opinabile scelta personale.

Come ti dicevo poco più su, ho visto la foto sul giornale che stavo leggendo durante un giorno di vacanza proprio a Forte dei Marmi. Ho passato il Ferragosto in Toscana per una cena in spiaggia con la famiglia e gli amici. Il resto del mese di agosto sono rimasto al lavoro, ricaricato dalle ferie in Sardegna di luglio. Adoro lavorare quando la città è semi deserta e il telefono tace. Amo sempre il mio lavoro e, come consulente finanziario, non mi fermo praticamente mai dal monitorare i mercati e le opportunità. Ma mi sono utili anche quei momenti in cui potersi dedicare allo studio con più calma rispetto alla quotidianità.

Nella foto, più o meno riconoscibili, anche se l’atteggiamento è inequivocabile, ci sono Samuel L. Jackson (occhiali e cappello) attore, doppiatore e produttore cinematografico, con alle spalle decine e decine di film di successo, star delle migliori pellicole firmate da Quentin Tarantino. L’altro è Earvin “Magic” Johnson, vincitore di cinque titoli Nba con i Los Angeles Lakers, oro alle olimpiadi del 1992, considerato uno dei più grandi giocatori nella storia della disciplina.

Li avevi riconosciuti? Io no, gli anni sono passati anche per loro e soprattutto Magic porta i segni del tempo; se il suo volto fosse stato quello di 20 anni fa non avrei esitato un secondo. Pur non avendoli identificati subito, certamente però non li avrei scambiati per due immigrati che folleggiano con i soldi dello Stato.

A Forte dei Marmi la presenza di star come si deve è all’ordine del giorno. Quando ho letto della notizia sui giornali ho identificato al volo il loro yacht proprio di fronte al pontile. Avevo già notato l’elicottero della guardia costiera che controllava la distanza dalla costa delle imbarcazioni più al largo.

Ma torniamo alla foto. Sui social ha scatenato migliaia di condivisioni e commenti tra chi ha capito l’ironia del post e chi invece, cadendo a piedi pari nel tranello, si è arrabbiato davvero prodigandosi in commenti razzisti nazional popolari. Questi ultimi sono stati davvero tanti, troppi. Per la felicità dei giornalisti che in estate non sanno come riempire le pagine delle testate. “Repubblica”, il “Corriere della Sera”, “Il Post” e anche la stampa estera, come il britannico “The Independent”, ha raccontato dell’increscioso misunderstanding o malinteso che dir si voglia.

Davvero una bella figura all’italiana! Sono ironico sia chiaro.

Mettiamoci nella testa di chi si è indignato veramente. Le domande si sprecano. “Ma chi si credono di essere quei due? Ma sarà un falso quella maglietta dell’Adidas bordeaux che sta indossando il tipo con gli occhiali? O i pantaloni della Nike di quello più robusto? Li avranno presi da un venditore abusivo? Sono anche loro venditori abusivi? Dobbiamo mantenere questo schifo con i nostri stipendi?

Lascio il resto alla tua fantasia. Perché non è questo il punto.

Dove voglio arrivare? È presto detto.

Il punto è che in troppi hanno fatto valutazioni sbagliate. Perché?

  • non hanno riconosciuto i soggetti della foto
  • non hanno saputo riconoscere un tranello
  • non hanno saputo distinguere ciò che è vero da ciò che è falso
  • si sono lasciati trarre in inganno dalle parole scritte
  • non hanno colto il sarcasmo
  • non si sono soffermati a fare valutazioni più attente
  • si sono fatti condizionare da quello che facevano tutti
  • non hanno tenuto in considerazione il contesto, probabilmente perché non lo hanno riconosciuto.

Ok il risultato non è poi una tragedia. Una colossale figura di legno che oggi brucia, domani invece è finita nel dimenticatoio, subissata da centinaia di nuovi gossip e di altre figure più o meno barbine. Così come i giornali, che appena diventano del passato finiscono nel cestino, o a incartare oggetti delicati (mia moglie lo fa sempre).

La cosa però mi scombussola se penso che nel settore finanziario situazioni simili sono all’ordine del giorno.

Proprio come le star, anche i numeri e le opportunità dei mercati amano viaggiare in incognito. Non sempre, anzi quasi mai, si mostrano per quello che sono.

Prendiamo l’elenco di qualche riga sopra e inseriamolo nella quotidianità del mercato. Al posto del Sig. Jackson e di Mr Johnson mettiamoci conti, cifre e formule matematiche, accompagnate da qualche invitante titolo di giornale che esalta un particolare tipo di investimento o le scelte di una determinata società, magari quotata in borsa. Il mercato è pieno di specchietti per le allodole. È un attimo fare tutti gli errori di valutazione che il popolo social italiano ha fatto finendo per insultare i due celebri ospiti.

Per un consulente finanziario poco competente o a un dipendente di banca che non ha avuto esperienza diretta sui mercati, è un attimo finire nello stesso tipo di abbaglio.

  • non riconoscere se si tratta di un’opportunità o un tranello
  • non riuscire a interpretare i numeri a colpo d’occhio
  • non darsi il tempo di fare valutazioni più attente per seguire quello che sta facendo la massa
  • non avere gli strumenti per fare valutazioni più attente
  • farsi ingannare dalle apparenze o da analisi sbagliate
  • prendere come oro colato quello che dicono i media, anche specializzati

(pensa che ci sono autori anche di articoli importanti che non sono assolutamente attendibili perché non sanno di cosa stanno parlando…in privato ti posso citare nomi e cognomi…)

Purtroppo il rischio che si verifichino queste situazioni è altissimo. Ho visto tante persone, anche tra gli imprenditori, fare valutazioni sbagliate e affrettate autonomamente o affidarsi a consulenti che non sono stati in grado di distinguere un affare da una bufala. In buona fede eh!

E il vero problema è che la maggior parte dei consulenti finanziari e di chi lavora in banca
non ha avuto esperienza diretta sui mercati.
Come fa a leggere e interpretare il contesto di un ambiente che non hai mai vissuto?

Probabilmente Wall Street e Piazza Affari le ha viste solo in fotografia.

Chiediglielo per averne la prova.

L’apparenza inganna, cita un saggio detto popolare. Pensa quando poi l’apparenza non inganna per niente, ma sono le parole e le azioni degli altri attori sociali a fregare la gente come nel caso della foto! Perché l’apparenza di Samuel L. Jackson e di Magic Johnson non era affatto quella di due extracomunitari squattrinati! Sembra impossibile eppure in tanti ci hanno creduto.

Magari invece un investimento all’apparenza si mostra per quello che è, magari una vera opportunità, e chi ti dovrebbe indirizzare si fa condizionare dall’atteggiamento negativo degli altri o da interpretazioni sbagliate e affrettate. Avrai perso un’importante opportunità di guadagno.

Pensa poi un investimento che sembra ottimo e in realtà è una ciofeca. E il tuo consulente finanziario non lo riconosce…in questo caso ci avrai rimesso un sacco di soldi. Il che è pure molto peggio.

Giusto per farti un esempio, ricordi il caso di Finmatica? E quanti investitori persero tutto?

Nessuno dei miei clienti ci aveva messo un soldo! Sai perché?

Perché alla presentazione della società, quella riservata agli operatori di borsa che viene fatta in anteprima rispetto al giorno della quotazione ero presente anche io. E le risposte che l’amministratore delegato aveva dato quando gli chiedemmo conto della scelta non mi avevano affatto convinto. Non era lì per fare investimenti ma per speculare. L’esito della vicenda mi ha dato ragione.

Come puoi stare tranquillo? Non ci sono leggi o formule che ti mettono al riparo. In finanza, come per un imprenditore, conta l’istinto, l’esperienza vissuta e la capacità di calcolo e controllo ancora prima che una, seppur indispensabile, formazione.

Seguire la massa non è la soluzione.
Farsi prendere dall’euforia nemmeno.
Servono informazioni esclusive, confidenziali, di quelle che non troverai mai sui giornali.
Fare profonde e attente valutazioni è indispensabile.

Certo non ci puoi mettere secoli. Il tempo non gioca a favore di chi ha bisogno di fare analisi chilometriche. In borsa ogni secondo è prezioso.

Qualche mese fa, un cliente di un istituto di credito mi ha raccontato di aver comprato dell’oro perché il suo private aveva ritenuto fosse un buon momento. Il che era vero in generale, ma ciò che ha reso disastroso l’investimento è stata la svalutazione del dollaro con cui era stato fatto l’acquisto.

Un’operazione che all’apparenza era corretta e fruttuosa, si è rivelata l’esatto contrario per elementi contingenti non favorevoli. Il suo private li avrebbe dovuti tenere in considerazione. Si era “dimenticato” che lo strumento utilizzato era espresso in dollari e non in euro.

Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo ci sono davvero le condizioni per l’acquisto di oro. Non prima e chissà se ci saranno dopo, nel momento in cui tu lo starai leggendo. Ovviamente NON ti sto consigliando di comprare oro. Se vuoi farlo è una scelta tua e comunque dovresti parlarne con il tuo consulente di fiducia…o con me.

Questo appena citato è solo un esempio, ma senza voler scomodare eventi eccezionali, come le crisi storiche o gli attentati che hanno distrutto patrimoni importanti di chi non ha saputo prevedere, la maggior parte delle volte, le trappole si nascondono dietro alle situazioni più ordinarie.

Dietro un’ordinaria foto, postata su un ordinario social network, in un ordinario giorno di metà agosto c’è chi non ha saputo cogliere ”l’eccezione” dell’evento capitato a Forte.

Le banche vivono dell’ordinario. Non possono fare altrimenti.
I dipendenti non sarebbero in grado di fare valutazioni più approfondite.
Il vero rischio è che dietro all’ordinario si nascondano trappole per il tuo patrimonio.

Non pensi che sia il caso di metterti al riparo?

Per avere già alcuni elementi utili su cui ragionare, scarica il primo capitolo del mio libro “Le confessioni di un ex squalo di Wall Street pentito”.

A presto!

Luca Ruini

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