Hai mai pensato come sarebbe la tua azienda se avesse ancora solo quei 2-3 fornitori e lo stesso numero di persone di quando è nata? Se tu non avessi portato nessun cambiamento, avrebbe raggiunto i livelli di adesso?
Premesso che se non hai mai dovuto lasciare a casa nessuno o non hai mai dovuto sostituire un fornitore perché ne sei sempre rimasto soddisfatto, sei davvero un caso più unico che raro e ti invidio proprio.
Ma non mi riferisco solo a questo genere di riorganizzazioni.
Penso anche all’assunzione o alla collaborazione con nuove figure per ricoprire ruoli che si sono fatti avanti con lo sviluppo del mercato. E che hanno portato valore aggiunto a qualcosa che già funzionava molto bene.
Se guidi un’impresa di successo, questo lo hai fatto di sicuro!
Nel gestire la tua attività sai perfettamente che
il cambiamento continuo è una condizione del tutto naturale.
Sei libero di muoverti nella direzione che ritieni la più opportuna.
“Ci mancherebbe altro!” penserai! E hai ragione, è giusto e logico che sia così.
Sei sicuro però di avere la stessa libertà nella gestione del tuo patrimonio?
Cosa che sarebbe assolutamente buona e giusta?
“Certo che sì” ti sento rispondere di getto.
Eppure potrebbe non essere proprio così!
Pensaci bene…la tua azienda ha dei finanziamenti in essere?
(Fammi indovinare!) Con l’istituto bancario che gestisce il tuo patrimonio personale?
Prima di spiegarmi meglio vorrei farti “vedere” quali pensieri mi hanno portato a fare questa riflessione. Un attimo fa, mi sono ritrovato tra la mani una copia del libro “Chi ha spostato il mio formaggio?” scritto da Spencer Johnson nel 1999. Tradotto in 37 lingue per 26 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Un successo enorme per un libro così piccolo, 87 pagine di formato tascabile. Eppure gli viene ancora oggi attribuito il merito di aver salvato carriere, aziende, matrimoni e vite umane (forse quest’ultima è un tantino esagerata).
In breve, la storia racconta di quattro diversi personaggi (si tratta di due topini e due gnomi per la verità) che vivono in un Labirinto alla costante ricerca del Formaggio. Il Formaggio è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un buon lavoro, un rapporto d’ amore, soldi, salute, serenità d’ animo. Il Labirinto è il luogo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l’azienda in cui lavoriamo, la famiglia, la comunità in cui viviamo e, aggiungo io, il sistema finanziario.
I quattro protagonisti si comportano in modo diverso di fronte ai cambiamenti a cui devono far fronte. C’è chi li fiuta, li aspetta e si prepara attivamente ad affrontarli, perché sa che arriveranno inesorabilmente. C’è invece chi crede di aver raggiunto i suoi obiettivi e si illude di poter mettere radici facendo di tutto per ignorare che le cose intorno a lui stanno cambiando. Si troverà poi a disperarsi e a non sapere come fare quando il cambiamento lo porterà suo malgrado a mettere tutto di nuovo in discussione.
Una bella parabola di come affrontare il cambiamento e di come sia difficile farlo quando si tratta di settori che non sono di nostra competenza.
Mi spiego meglio.
Nella gestione della tua azienda hai perfettamente sotto controllo in che direzione sta andando il cambiamento e quali sono le alternative che hai messo in campo o che potresti applicare per assecondarlo a tuo vantaggio. Sei altrettanto preparato sulle trasformazioni del settore finanziario?
È giusto e logico che tu non lo sia, a ognuno il suo mestiere.
Per questo sono sicuro che tu abbia affidato la gestione del tuo patrimonio ad un private bancario o ad un consulente.
Per farti vedere che ci sono soluzioni diverse da quelle che ti hanno proposto, potrei presentarmi e raccontarti che ho una strategia personale, studiata ed elaborata dopo aver lavorato come trader a Wall Street per la Lehmann Brothers quando era riconosciuta la miglior banca del mondo. Potrei dirti che ho gestito il patrimonio di una banca di oltre 5 miliardi di euro, affrontato sul mercato le crisi degli ultimi 25 anni e che ho stilato progetti per l’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sono un tecnico della finanza e, in quanto tale, non ti vendo soluzioni imposte da qualcun altro. Io valuto direttamente sul mercato i servizi che ti offro. Tengo conto delle tue esigenze e del tuo profilo di rischio per costruire un’equazione che tenga conto delle reali opportunità del mercato.
Viaggio per il mondo in continuazione per guardare i gestori direttamente negli occhi prima di proporti qualsiasi soluzione.
Quando gli attacchi terroristici del 2001 hanno colpito le torri gemelle ero in collegamento diretto con quegli uffici dove avevo amici e colleghi.
E potrei continuare.
Ma se la cosa ti dovesse interessare, se ti fosse venuta voglia di sentire dal vivo quello che ho da dirti e da proporti, saresti veramente libero di farlo?
Il mercato si evolve, dovrebbero poterlo fare anche i tuoi risparmi.
È vero che hai fatto affidamento a una banca che ha finanziato la tua attività quando era poco più di un’idea. Che, dandoti fiducia, ti ha permesso di fare quel salto di qualità. Oggi sei quello che sei anche grazie ad essa. Lo capisco e credo sia anche giusto che tu continui a lavorare con essa.
Voglio però farti presente che ci sono anche altre soluzioni da quelle che hai in essere.
Che guardarsi attorno significa assecondare le evoluzioni del mondo finanziario.
Proprio come hai saputo fare alla grande circondandoti di nuovi dipendenti e fornitori per stare al passo con i tempi.
“Chi ha spostato il mio formaggio?” Si chiede lo gnomo del libro che quando non trova più formaggio nel suo magazzino “abituale” da la colpa a qualcun altro o a un evento esterno. Semplicemente invece la sua realtà era cambiata. E se ne è accorto troppo tardi. Quando ne era rimasto senza.
So come funziona: la banca finanza l’azienda
e l’imprenditore gli affida la gestione del patrimonio personale.
È una sorta di do ut des (dare e avere) non scritto: “Io banca do fiducia a te finanziando la tua attività, e tu dai fiducia a me facendomi di gestire il tuo patrimonio”.
Fammi capire però.
Quindi la tua azienda vale solo in funzione del fatto che tu hai affidato i tuoi soldi alla banca?
Assolutamente non dovrebbe funzionare così!
La tua azienda ha un valore intrinseco indipendentemente da questo.
Merita questi soldi e quei finanziamenti indipendentemente da quello che tu dai alla banca.
Se però temi che la banca si risenta della tua scelta di spostare un pezzo del tuo patrimonio significa allora che non attribuisce alla tua azienda il valore che ha.
Tu per primo, come imprenditore, non meriti questo trattamento.
Se fosse davvero così, se la banca bloccasse “moralmente” i tuoi soldi per non farteli spostare, allora è come se i tuoi soldi fossero in pegno,
solo che non te lo ha mai detto.
Formalmente non lo è certo, ma lo diventa di fatto se non ti senti libero di fare cambiamenti con i tuoi soldi personali. È giusto credere nella propria banca, ma non sentirsi “in dovere” nei suoi confronti.
Mi spiego ancora meglio: è come se i tuoi conti fossero sotto sequestro e forse nemmeno lo sai. Tecnicamente sei libero di usarli, ma è come se tu non potessi.
Lo dico perché tante volte ho avuto questa sensazione. E ho sperato invano di sbagliarmi.
Invece tanti imprenditori mi hanno confidato di vivere questa difficoltà.
La soluzione che abbiamo trovato insieme li ha lasciati davvero soddisfatti.
Ecco il piano B.
Stai tranquillo, ci penso io!
Se vuoi, per qualunque necessità,
ho dietro una struttura bancaria internazionale di altissimo standing.
Tutti i consulenti finanziari si riempiono la bocca di servizi con le aziende, quando in realtà si tratta solo di normale routine.
Io posso avere la soluzione.
Nelle mie esperienze passate ho acquisito e applicato competenze di finanza aziendale lavorando a stretto contatto con grandissimi gruppi italiani.
Per questo so quali sono le necessità di un’azienda,
e so cosa comporta interrompere o modificare i rapporti con un altro istituto.
Tra le mie attività rientrano:
- Protezione dell’azienda dai creditori
- Ricerca di un partner finanziario e non per l’azienda
- Quotazione in borsa
- Acquisto di un concorrente o di un’altra azienda funzionale ad allagare il business
- Vendita a un concorrente
E tutto ciò che è operativamente collegato a queste azioni.
Proprio perché sono consapevole di queste esigenze mi appoggio a un gruppo internazionale di altissimo livello. È tra i primi 6 al mondo e in grado di subentrare, se necessario.
Ho tanti clienti che sono molto soddisfatti di questi servizi.
Prendiamo i rapporti con l’estero ad esempio.
Il mercato richiede di saper affrontare il cambiamento:
sempre più opportunità di business si trovano oltre i confini nazionali.
Io stesso, come immagino anche tu, faccio ogni anno numerosi giri per il mondo per studiare conoscere e valutare nuove opportunità. So dove andare, le mie esperienze precedenti mi hanno aperto porte e contatti che sfrutto a vantaggio dei miei clienti. La struttura che mi supporta è internazionale, con enormi vantaggi per la gestione dei rapporti fuori dall’Italia.
Se hai trovato soddisfazione ad andare in giro per il mondo per trovare business,
anche se all’inizio sembrava difficile,
la stessa cosa più succedere ai tuoi investimenti se cerchi strade nuove.
Come ti dicevo, tanti miei clienti sono soddisfatti del servizio che ha risolto diversi problemi e accorciato i tempi delle operazioni.
Uno di loro M.V. amministratore delegato di un’azienda leader di mercato nel suo settore, aveva grandi difficoltà con i fornitori e clienti esteri. In particolar modo si scontrava con tempi troppo lunghi nelle transazioni e alti oneri, tali da far passare la voglia di affrontare certi mercati.
Sai quando si dice “Era più la fatica del gusto”?.
Ad esempio, gli incassi da un cliente dell’Estremo Oriente dovevano passare attraverso 3 banche straniere, quella araba, quella statunitense per arrivare infine in quella italiana. Il passaggio si è ridotto ad uno solo, con il mio intervento e quello del gruppo su cui mi appoggio.
Dall’estero hanno una esplicita preferenza nell’affidare le transazioni al gruppo internazionale che ho dietro. Gli imprenditori che lo hanno provato non sono più tornati alla “vecchia” gestione.
Anche tra un gruppo bancario e un altro ci sono diversità da valutare. Dire che tutte le banche sono uguali sarebbe come dire che tutte le aziende del tuo settore offrono gli stessi servizi.
E la cosa quasi ti indispettisce, giustamente! Sai benissimo che non è vero.
Le persone fanno la differenza.
I prodotti e i servizi fanno la differenza.
Le dimensioni fanno la differenza.
La visione che ci sta dietro fa la differenza.
La capacità di valutare e affrontare il cambiamento ha portato la tua azienda al successo.
Dai la possibilità al tuo patrimonio
di fare un salto di qualità sfruttando le evoluzioni del mercato.
“È meno pericoloso affrontare il Labirinto che rimanere fermi senza Formaggio” è la riflessione del topolino che tiene sempre ai piedi le scarpe da ginnastica per essere pronto a correre.
È quello che hai sempre fatto anche quando sei partito con la tua azienda:
non sei rimasto fermo, ma hai “cavalcato” un nuovo modo di lavorare.
Anche io ho fatto come te. Quando ho intrapreso questa carriera non mi sono accontentato di un posto sicuro e comodo. Mi sono mosso al punto da arrivare a lavorare alla borsa di Wall Street! Nel primo primo capitolo del mio libro “Le confessioni di un ex squalo di Wall Street pentito” troverai tutti i dettagli. Per riceverlo gratuitamente
A presto!
Luca Ruini