Prevedere il futuro si può. Ho suggerito agli studenti di scegliere la propria strada allo stesso modo con cui io seleziono i miei investimenti.

L’evento a cui fa riferimento l’apertura dell’articolo si è tenuto a febbraio 2020 prima dell’emergenza legata al Covid19.

Ho detto ai ragazzi di non farsi limitare da niente, di pensare in grande e di non lasciarsi prendere dal pessimismo che dilaga tra i giovani italiani.
Ho detto loro di imparare a guardarsi attorno.
E gli ho spiegato come fare.

Ora, se queste affermazioni ti sembrano pura demagogia, ti dimostrerò fra un attimo che non è così: ho svelato loro come scegliere una professione allo stesso modo di come io scelgo gli investimenti per i miei clienti. La cosa quindi potrebbe interessare anche te.

Quando sono stato invitato agli Innovation Days che hanno radunato oltre 300 studenti di tutte le scuole superiori di Sassuolo e non solo, mettendoli a confronto con imprenditori di diversi settori, ho subito accettato. L’evento (per leggere l’articolo in merito pubblicato dalla “Gazzetta di Modena” clicca QUI) si è tenuto al Crogiolo di Marazzi Group azienda leader nel settore della ceramica, tra i primi 4 produttori mondiali di piastrelle e sanitari, controllata dal gruppo americano Mohawk Industries con sede in Georgia (USA) e oltre 8,8 miliardi di dollari di capitalizzazione.

ll Crogiolo è il sito del primo insediamento industriale di Sassuolo negli anni ’30, uno spazio di oltre 850 mq riportato a nuova vita grazie alla mano dell’architetto Gianluca Rossi. Oggi è uno degli spazi più rinomati non solo per eventi aziendali del Gruppo, ma anche a disposizione della città per importanti eventi culturali.

Mi sento sempre molto onorato quando ricevo una chiamata per questo genere di interventi e di poter essere una sorta di punto di riferimento qui in zona, quando si tratta di affrontare il tema della finanza e del futuro del business (qualche tempo fa ho preso parte a un’iniziativa simile alla Camera di Commercio di Modena). Queste chiamate arrivano spesso e la cosa mi piace da matti.

Anche perché io adoro parlare agli studenti. Sono abituato a platee di imprenditori e investitori, a operatori finanziari, a leader d’azienda o di interi settori merceologici, insomma a interlocutori con le idee chiare, all’avanguardia e formati ad altissimi livelli.
Ma lo stupore e l’ingordigia (nel senso positivo del termine) con le quali i ragazzi accolgono spunti fuori dalle loro solite “confort zone” mi lasciano sempre quel senso di appagamento di chi ha l’impressione di aver contribuito a disegnare il futuro.

Perché la verità, che è stata condivisa anche dagli imprenditori presenti,
è che oggi non si può stare a perdere tempo se si vuole avere successo.
In nessun settore.

Non lo si può fare nel settore ceramico, dove chi è un leader, è riuscito a sfruttare idee e investimenti che sono partiti 20 anni fa. Di sicuro all’epoca non ha fatto determinate scelte a caso. Non lo posso fare tanto meno io che mi trovo a gestire denari di aziende, di imprenditori, di fondazioni bancarie, nel decidere come muovere quelle somme gigantesche sui mercati.
Non lo può fare uno studente che deve pensare all’università da intraprendere perché da quello dipenderà gran parte del suo futuro.
Non lo puoi fare tu.

Bene, allora qual è il trucco?
Non c’è nessun trucco, nessuna sfera di cristallo, nessuna invenzione da indovino, mago o simili.

C’è un metodo, preciso quanto infallibile.

Come ho spiegato ai ragazzi bisogna stare molto attenti a quello che succede attorno a noi.

Il futuro non è indecifrabile, ma bisogna saper cogliere quegli elementi
che oggi determinano quello che sarà domani.

Quello che domani avrà successo. Quello su cui oggi io (imprenditore, studente, investitore…) devo puntare per fare qualcosa di grande o semplicemente qualcosa che mi faccia sentire realizzato.

Ci sono delle FORZE che influenzano quello che accade
e hanno un ruolo determinante su quello che accadrà.

Funzionano come ingranaggi che, a supporto l’uno dell’altro,
muovono la macchina economica mondiale.
Su queste forze, io mi appoggio per fare gli investimenti.

Te ne elencherò alcune, insieme a concreti casi di applicazione validi davvero per tutti coloro che hanno bisogno di investire su se stessi, sul proprio benessere economico, sullo sviluppo di un’idea e di una attività.

Per farti alcuni esempi parto dalla più semplice: avrai sicuramente notato che lo “sviluppo demografico” è cambiato. Nei paesi occidentali gli anziani sono in aumento, nei paesi in via di sviluppo prevalgono invece i giovani.

Guarda addirittura queste proiezioni di Deloitte (azienda internazionale di servizi e revisione): oggi la popolazione che ha più di 65 anni in Asia è maggiore del totale di tutta la popolazione del Nord America.

Se il dato è già sconvolgente così, pensa che nel 2042, in Asia, gli over 65 saranno di più del totale della popolazione del Nord America sommata al totale della popolazione dell’Eurozona.

Non solo: si vive di più e meglio.

Ci sono persone in età avanzata che oggi hanno esigenze diverse: vanno in palestra, cosa che mia nonna non si sarebbe mai sognata di fare anche se era decisamente in gamba; viaggiano, hanno interessi e possibilità ben diverse dallo stare seduti sotto il portone di casa a chiacchierare e osservare il passeggio.

Milano Finanza ha parlato a questo proposito di “Silver Economy” riferendosi proprio agli investimenti sul business della longevità.

Questo elemento (insieme ad altri) non è fondamentale per la “sanità”?

Secondo le proiezioni sul 2020 sempre di Deloitte, i paesi avanzati rappresentano il 15% della popolazione mondiale, ma al contempo anche il 75% della spesa sanitaria complessiva.

Più un paese è ricco, più le persone spendono per il proprio benessere, si curano, fanno prevenzione e attività fisica.
È lì che bisogna colpire.
Ricerca, attrezzature, servizi, strutture e così via.

Per stare in tema, qualche tempo fa a Tokyo ho provato su me stesso un campione di esoscheletro bionico realizzato dal centro di ricerca di Hitachi a cui ho fatto visita. Si tratta di una multinazionale, presente in tutto il mondo e attiva in diversi settori: dalla realizzazione di treni, a quella di televisori a cristalli liquidi o di macchine per la radioterapia, ecografia, doppler e risonanze magnetiche.
Un business davvero molto ampio supportato da uno dei più innovativi laboratori di ricerca a livello mondiale.

Tornando all’esoscheletro bionico, si tratta di uno strumento a supporto dei pazienti che hanno l’uso limitato di qualche arto ad esempio perché colpiti da ictus. La vera novità riguarda il fatto che è collegato a livello neurologico al paziente, mettendo in movimento gli arti a comando.

La stessa tecnologia, in modalità molto più semplice, ha anche un uso più ampio: aiuta ad esempio i facchini a sollevare grandi pesi senza affaticare la schiena. Chi ha investito miliardi per quel “gioiello tecnologico” del futuro ha sicuramente tenuto conto di questa forza strutturale.

Robot per le persone, health care, biotecnologie. E così si muovono gli ingranaggi.

(Se sei curioso di approfondire l’argomento degli investimenti in tecnologia val all’articolo che ho scritto in merito cliccando QUI).

Aggiungendo un’altra forza strutturale alle precedenti si entra nel campo dell’ “economia digitale” dove il legame e le informazioni che circolano tra produttore e consumatore sono sempre più strette.

Senti cos’è perfino successo in America, tutto certificato e riportato da uno studio dell’Università di Harvard. Una catena di grande distribuzione ha attivato un marketing specifico per persona: il supermercato invia materiale pubblicitario relativo ai presunti interessi e ritagliato sulle esigenze di consumo di ciascun specifico cliente, studiato in base a ciò che quel cliente acquista.

I tuoi acquisti hanno dimostrato che sei un appassionato di pesca? A casa ti arriveranno volantini con promozioni su canne, lenze e ami.
Non sai rinunciare al fitness? Ecco tutti gli ultimi modelli di tute, scarpe o attrezzature per praticarlo al meglio. La cucina è il tuo asso nella manica? Quello che devi sapere sulle novità in commercio arriva nella tua cassetta postale.

La precisione con cui è stato creato questo strumento è dimostrata da un caso estremo: una famiglia ha fatto causa alla catena di distribuzione perché continuava a ricevere a casa pubblicità di prodotti premaman. Insomma perché non riceveva a casa promozioni su quello che era interessata ad acquistare? Si sentiva vittima di un torto perché non avvantaggiata sulle sue reali esigenze di consumo.

Invece…
Prova a indovinare chi ha vinto la causa…
Il supermercato naturalmente: la figlia era incinta e nessuno in casa ancora lo sapeva. Dalla tipologia di acquisti che la ragazza aveva fatto, il marketing del centro commerciale era arrivato a conoscenza della gravidanza prima dei famigliari.
Lasciamo perdere il lato umano della faccenda, anche se non posso fare a meno di pensare a come si deve essere sentito il padre a scoprire una cosa del genere da dei volantini pubblicitari! Non avrei mai voluto essere nei suoi panni. In questo caso la connessione tra produttore e consumatore ha superato perfino quella tra genitori e figli. Roba da matti, ma decisamente emblematica. Un ottimo esempio di economia digitale.

A supporto di questa enorme capacità di interscambio di informazioni e incrocio dei dati, c’è sicuramente la tecnologia. Lo studio di Fidelity International che trovi sintetizzato nell’immagine qui sotto, ha fatto un semplice calcolo relativo alla velocità di download di un film in Hd: si è passati da un tempo di circa 7 giorni con la tecnologia 3G, ai 10 secondi dell’attuale 5G. La cosa si commenta da sola.

A ciò si collega un’altra declinazione sempre nel campo dell’economia digitale: oggi il mondo è cloud, dove i servizi vengono offerti da un paradigma digitale attraverso la rete internet. E qui si apre la questione della sicurezza informatica in forte, anzi fortissimo sviluppo: più aziende che fino a pochi anni fa avevano il loro cervellone informatico, dopo ripetuti attacchi haker hanno valutato molto più conveniente affidare la propria struttura informatica a un operatore cloud.

Il tema della sicurezza informatica sarà uno dei grandi pilastri del futuro. La dimostrazione, nel caso ce ne fosse bisogno, arriva dalla nostra quotidianità. Quanti dispositivi abbiamo che sono connessi ad internet? Pc, portatile, cellulare, ma anche allarmi o la domotica che gestisce le nostre abitazioni. L’IBM Institute for Business Value ha calcolato oltre 177 mila attacchi informatici al giorno nel 2014. Se consideriamo i 30 miliardi di accessori e case tech connesse oggi, e valutiamo la stima di oltre 100 miliardi prevista nel 2050, il rischio di furti di dati è e sarà alle stelle.

Per questo, sistemi efficaci di protezione dei dati diventano indispensabili.

Come vedi ogni volta che aggiungiamo un ingranaggio si muovono anche gli altri.

Questi sono alcuni degli elementi che esplicitano in modo anche piuttosto preciso la direzione che sta prendendo il futuro.

Questi sono alcuni degli elementi su cui io baso i miei investimenti.

Ovviamente vanno mescolati tra loro e studiati nelle diverse interazioni secondo un metodo preciso e strutturato.

La risposta alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” rivolta a uno studente può diventare più semplice se si sa dove e cosa guardare.

Così come per gli investimenti:
conoscere gli ingranaggi che muovono la macchina economica
e individuare quelli che la muoveranno ancora nel futuro porta a un risultato sicuro.

Il mio compito, così come quello degli altri “Capitani d’azienda” intervenuti agli “Innovation Days” dai quali è partito tutto il mio discorso, è quello di mostrare una direzione.

A presto!

Luca Ruini

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